domenica 3 febbraio 2013

Lezione del 02/02/2013 - Termine tavola copia dal vero di modello vivente - Concerto in Santa Maria Maggiore in Città Alta (dal Messiah - di Georg Friedrich Händel)

(3 ore)

- Termine tavola copia dal vero di modello vivente (posizione eretta - la struttura).
- Concerto in Santa Maria Maggiore in Città Alta - Coro e Orchestra "Adrara" direttore Sergio Capoferri; Selezione dal Messiah di Georg Friedrich Händel (Halle23 febbraio 1685 – Londra14 aprile 1759)





































FONTANA DEL DELFINO
Si trova nella via Pignolo che attraversa l'antico Borgo omonimo, ricco di stratificazioni architettoniche, all'altezza della chiesa di S. Alessandro della Croce dove si apre uno slargo. E' stata costruita nel 1526.


PORTA SANT'AGOSTINO

Si trova alla sommità di Viale Vittorio Emanuele II, una delle vie più importanti della città moderna e fu edificata in pietra nel 1574-1575, su progetto di Paolo Berlendis, pare su una struttura lignea preesistente.

La Porta costituisce il principale accesso alla Città Alta e quindi è la più trafficata delle porte. Tuttavia, essa si trova da sempre all’interno della cinta delle Muraine, e quindi non svolse mai funzione di casello daziario; in ogni caso, il posto di guardia di questa porta fu l’ultimo ad essere tolto.

Nel 1826 il Bonomini dipinse a fresco lo stemma imperiale sul frontone. In seguito, la struttura subì diversi restauri. La porta è a pianta quadrangolare; il locale centrale si sostiene su quattro pilastri e presenta una volta a crociera, ingresso a tre fornici, un tetto a padiglione con ampio sottotetto. La facciata è ripartita in tre fasce verticali: il frontone centrale termina con pinnacoli alle estremità; sopra l'ingresso principale e la posterla si notano ancora i tagli causati dalle catene dei ponti levatoi. La fontana di sfondo fu costruita nel XVI secolo.



TORRE DI GOMBITO
La Torre di Gombito, attestata nei documenti già dal XII secolo, è situata all'incrocio tra le due principali strade romane, il "cardo" e il "decumano", che ancora oggi formano l'asse principale di Città Alta (via Gombito e via Mario Lupo-San Lorenzo).
Il nome "compitum", che in latino significa incrocio, dava inizio alla numerazione delle strade secondarie. 
Nel 1206 la torre fu teatro di un incendio nel corso della battaglia che vide contrapposte le famiglie guelfe e ghibelline dei Suardi e dei Rivola. Di proprietà della nobile famiglia Del Zoppo (da risultanze del 1263), la torre, alta originariamente 64 metri, mantenne la sua funzione difensiva fino al '500, quando venne convertita a usi civili, trasformandosi nella "Torre dell'hostaria del Gombedo".

Nel 1849 la torre fu coinvolta nei movimenti risorgimentali che agitarono anche Bergamo: dalla sua sommità i cittadini in rivolta spararono contro la Torre della Rocca, presidiata dalle truppe austriache, che risposero minacciando l'abbattimento parziale dell'antica torre. Adducendo ragioni di sicurezza, la torre venne abbassata a 52 metri: gli austriaci distrussero le scale interne in legno e tamponarono la monofora del lato nord. Nel 1877 la torre fu donata dai nobili Giovanni Gout, Giovanni Arioli e Alessandro Agliardi al Comune di Bergamo poiché non riuscivano più a provvedere alla manutenzione dell'edificio, privo di collegamento interno. Nel 1892 vennero costruiti i pianerottoli e le scale attuali.


INGRESSO SANTA MARIA MAGGIORE  - CAPPELLA COLLEONI


A Bergamo, nella splendida cornice della città alta, tra le fitte vie si innalza sulla piazza del Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore. 
Costruita nella seconda metà del XII secolo, presenta all’esterno un aspetto tipicamente romanico, mentre al suo interno, le decorazioni richiamano il brillante stile barocco. Voluta dai cittadini bergamaschi, come voto fatto affinché Maria ponesse fine a un lungo periodo di siccità, la basilica venne ultimata solo nel XIII secolo. I lavori continuarono comunque fino al XVIII secolo.
Oggi, benché la facciata non disponga di un ingresso centrale perché confinante con il palazzo vescovile, si può entrare nel complesso da tre porte.  L’ingresso più fastoso si trova sul fianco sinistro della costruzione, la porta dei Leoni Rossi, mentre gli altri due sono la porta dei Leoni Bianchi e la Porta della Fontana, quest’ultima ad opera di Pietro Isobello.
Tra le importanti testimonianze storiche e artistiche qui presenti, troviamo la Cappella Colleoni, opera rinascimentale di Giovanni Antonio Amadeo, voluta da Bartolomeo Colleoni, quale mausoleo proprio e per l'amatissima figlia Medea.


CAMPANONE E PALAZZO DELLA RAGIONE

La Torre civica che ha preso il nome di “Campanone”, domina dall’alto Piazza Vecchia ed è da sempre uno dei simboli della città. Fu costruita come torre gentilizia, probabilmente a cavallo tra l’XI ed il XII secolo, dalla potente famiglia ghibellina dei Suardi, ma ben presto divenne sede del Podestà. In seguito ospiterà le prigioni cittadine e, attorno a lei, su tutto l’arco di Piazza Vecchia, sorgeranno i palazzi del potere civile e religioso, i luoghi del culto e della memoria, qualche istituto culturale e le immancabili botteghe dei commercianti.
Quando la torre divenne comunale, vi furono aggiunte le campane che servivano per chiamare a raccolta i cittadini, specialmente nei momenti di pubblica calamità, o quando bisognava organizzare la difesa. La campana maggiore - benedetta nel 1656 - fu chiamata il "Campanone", e questo nome passò dalla campana alla torre. Ogni sera, alle dieci, la campana suona 100 rintocchi, in memoria dell’antico coprifuoco; essa suona anche quando si riunisce il Consiglio comunale, e mentre si svolge la processione del Corpus Domini.
Alta inizialmente 38 metri, la Torre fu via via rialzata ed oggi tocca quasi i 53 metri di altezza. Dalla sua sommità si può godere un panorama stupendo della Città Alta, ma anche della Città Bassa e della pianura.

PALAZZO DELLA RAGIONE

Il palazzo venne edificato al termine del XII secolo, tra il 1183 (data in cui venne siglata la pace di Costanza) ed il 1198, epoca in cui cominciarono a svilupparsi le prime realtà comunali all’interno del Sacro Romano Impero. Anche Bergamo non fu da meno, tanto da dotarsi di questo palazzo comunale citato come Palatium Comunis Pergami in documenti del 1198, che di fatto lo rendono il più antico palazzo comunale italiano. L’edificio mantenne il ruolo di centro politico cittadino anche al termine dell’epoca comunale quando, con l’arrivo della Repubblica di Venezia nella seconda metà del XV secolo, venne ribattezzato Palazzo della Ragione e fu utilizzato come sede delle assemblee consiliari cittadine. Nel 1513 la struttura fu danneggiata da un incendio, venendo prontamente restaurata seguendo un progetto realizzato da Pietro Isabello. Anche al termine della dominazione della Serenissima, alla quale subentrò nel 1797 la napoleonica Repubblica Cisalpina, il palazzo mantenne le prerogative di centro politico cittadino. La decadenza istituzionale si verificò a partire dalla metà del XIX secolo quando né la dominazione austriaca né il neonato Regno d’Italia garantirono alla struttura un ruolo di rilievo. Soltanto a partire dalla seconda metà del XX secolo l’edificio venne coinvolto in un progetto di rivalutazione in chiave turistica, che ne ha permesso il ritorno agli antichi fasti.

INTERNO DELLA BASILICA SANTA MARIA MAGGIORE









CONFESSIONALE DEL FANTONI











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